CRIVELLARI, DANIELE
Il Romancero medievale, uno dei fenomeni più caratteristici della lirica ispanica, attinse ad ambiti eterogenei da quello storico a quello letterario, dalle Crónicas alle leggende e ne rielaborò in modo peculiare i materiali, costituendo nei secoli un patrimonio di componimenti ( i romances) che crearono allinterno della realtà culturale iberica una sorta di "tessuto memoriale popolare", un mare magnum di temi, vicende, personaggi e situazioni collettivamente condiviso. A questo retaggio mnemonico i drammaturghi barocchi, consci delle possibilità offerte dai processi di riscrittura della materia tradizionale, attinsero con frequenza per la composizione delle loro opere. Il volume, partendo da una puntuale analisi delle vicende legate alla trasmissione dei materiali romanceriles dal Medioevo allepoca aurea e dal genere lirico tradizionale a quello drammatico della Commedia Nueva affronta gli aspetti salienti delle tecniche di trasposizione intergenerica dei romances, concentrandosi principalmente su temi e dinamiche della riscrittura teatrale. Il corpus preso in esame è quello della produzione drammatica di Luis Vélez de Guevara (1579-1644), autore la cui opera risulta fortemente permeata dallimpiego di questi meccanismi, che divengono autentiche forme di rappresentazione della realtà e costituiscono in definitiva un vero e proprio modo di "fare teatralità". Frequenti comparazioni con le piéces di autori coevi, quali Lope de Vega, Francisco de Villegas e Pedro Calderón de la Barca arricchiscono e sostanziano le prospettiva danalisi.